Rubens Santoro, Rio di Ognissanti

Il primo incontro di Rubens Santoro con la città di Venezia risale al 1880, mentre inizia a soggiornarvi solo dal 1884. Il luogo lo affascina e decide subito di cimentarsi con il genere della veduta urbana.
Egli dà così avvio a un filone pittorico nuovo, da leggersi in parallelo a quello delle vedute meridionali, poiché, al pari di queste, il paesaggio urbano di Venezia gli offre motivi rispondenti alla sua sensibilità, oltre a inserirlo nel solco della gloriosa tradizione del vedutismo veneto a partire dal Settecento.
Le descrizioni di Rubens Santoro del panorama veneziano vibrano del commosso affetto di chi vive in questa città e la sente sua e trova in essa un territorio a lui adatto, alla sua vita pensosa, schiva, legata soprattutto agli affetti familiari. Lo scenografico Rio di Ognissanti è da leggersi come una annotazione intima che esclude ogni abbandono al compiacimento descrittivo e concentra nel potere evocativo delle gamme cromatiche l’emozione di fondo del pittore.
Nella tela l’artista rilancia il potere d’illusione della pittura, la capacità di catturare un momento della vita come uno spettacolo colorato. Nel rigore prospettico e nel felice taglio del panorama che si gode lungo il rio si rivela la preziosa nobiltà di Santoro.
Rubens Santoro
(Mongrassano 1859 - Napoli 1942)
Canale Veneziano. Rio di Ognissanti Venezia, c. 1885
Olio su tela, 41.3 x 33.7 cm
Firmato in basso a destra Rubens Santoro
Provenienza:
Scott & Sons, Montreal (Canada); collezione privata, Montreal (Canada)