Francesco Hayez, Odalisca, 1865 - 1870 circa
1865 - 1870 circa

Francesco Hayez
Odalisca

Questo nudo in posa, probabilmente studiato dal vero e caratterizzato dal punto di vista stilistico dalla suggestiva soluzione del rapporto tra finito e non finito, va accostato ad una serie di analoghe figure che ritroviamo nella ultima produzione del pittore il quale, oramai ritirato dall'insegnamento all'Accademia di Brera e dagli impegni della pittura storica, si dedica al ritratto e a questo tipo di ricerca sul nudo femminile. 

Giovanni Boldini, L'atelier dell'artista, 1874 ca.
1874 ca.

Giovanni Boldini
L'atelier dell'artista

L'acquarello L'Atelier dell'artista è opera autentica e pregevole di Giovanni Boldini. Figlio d'arte, dopo la formazione nella sua città natale (formazione nutrita dall'esempio di importanti maestri antichi come Cosmè Tura e Dosso Dossi), si trasferisce per circa un decennio a Firenze. Nel 1871, sedotto da Parigi, prende la decisione di trasferirsi nella capitale francese. 

Julius Evola, La ninfa foglia secca, 1918-21
1922

Adolfo Wildt
La Vittoria 

Tra i più celebri e celebrati scultori del Novecento, Adolfo Wildt mescola neoclassicismo, echi tardo romantici, influssi secessionisti e art nouveau, in una mirabile commistione tra antico e moderno.

Si forma nell’ambiente dell’Accademia di Brera che frequenta a più riprese. Dopo un esordio faticoso, nel 1894 incontra il collezionista prussiano Franz Rose, che gli assicura una certa sicurezza economica per ben diciotto anni. 

Julius Evola, La ninfa foglia secca, 1918-21
1918-1921

Julius Evola
La ninfa foglia secca

Filosofo e pittore italiano (Roma 1898 - ivi 1974). Inizialmente dedito a studi tecnici e matematici (era iscritto alla facoltà di Ingegneria), seguì ben presto la sua vera vocazione, l’arte e la filosofia, aderendo, dopo la fine della Prima guerra mondiale (alla quale partecipò come ufficiale di artiglieria), al movimento futurista di Balla e Marinetti (nel 1919 era presente all’Esposizione nazionale futurista di Milano, nel 1921 all’Exposition internationale d’art moderne a Ginevra). 

ARMANDO SPADINI, Bambino con canestro d'uva e frutta, 1914 circa
1914 circa

Armando Spadini
Bambino con canestro d'uva e frutta

Armando Spadini nasce a Firenze nel 1883 e muore a nel 1925 a Roma. Autodidatta, dipinge ceramiche nella fabrica di Doccia presso Firenze e frequenta i Macchiaioli della seconda generazione, animato da una viva ammirazione per Fattori. Inizialmente influenzato da De Carolis esegue in stile floreale nel 1904 vignette e copertine per la rivista fiorentina “Leonardo”. 

Giacomo Balla, Paralume, 1918 circa
1918 circa

Giacomo Balla
Paralume rosso, arancio e blue

L'esperienza della pittura futurista che deve "essere sempre più una esplosione di colore" e in tal senso "non può non essere giocondissima audace, aerea, elettricamente lavata di bucato, dinamica, violenta, interventista", viene ora trasferita in questo colorato paralume. 

Thayaht (Ernesto Michahelles), La fontana, 1914
1914

Thayaht (Ernesto Michahelles)
La Fontana

THAYAHT, pseudonimo di  Ernesto Michahelles, particolarmente noto per la sua associazione con il movimento Futurista, fu un artista dallo spirito innovatore e modernista. Nel 1929 aderisce ufficialmente al Futurismo. 

Alberto Savinio, Materia in trasformazione, 1951
1951

Alberto Savinio
Materia in trasformazione

Nei dipinti a tempera realizzati nei primi anni Cinquanta da Alberto Savinio compaiono nuovi tipi di "apparizioni", in cui la natura e gli individui sono sul punto di diventare materia magmatica e incontrollabile, colpiti dallo stesso processo di decomposizione.

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