
Graziano Pompili
I guardiani del Mistral
Graziano Pompili approda a Montecchio nel 1982, andando a vivere in una vecchia casa alla periferia del paese, immersa nella campagna perennemente segnata dal ciclo delle stagioni.
Di seguito una selezione di opere fra dipinti, disegni e sculture attualmente disponibili in galleria con approfondimenti, immagini di particolari e view on the wall.
Graziano Pompili approda a Montecchio nel 1982, andando a vivere in una vecchia casa alla periferia del paese, immersa nella campagna perennemente segnata dal ciclo delle stagioni.
Nei dipinti a tempera realizzati nei primi anni Cinquanta da Alberto Savinio compaiono nuovi tipi di "apparizioni", in cui la natura e gli individui sono sul punto di diventare materia magmatica e incontrollabile, colpiti dallo stesso processo di decomposizione.
Diversi sono gli argomenti, diverse le forme che vivificano e danno sostanza ai dipinti di Massimo Campigli: ma in tutti ricorre un unico tema, la donna. La figura femminile è infatti il suo soggetto prediletto, il suo punto di partenza e di arrivo. In altre parole la sua ossessione.
Antonio Mancini ha dimostrato fin da giovane un innato gusto per le "belle arti" e un precoce talento naturale, presto considerato un enfant prodigio destinato a un grande futuro. Questa fama anticipata iniziò a formarsi solo quando, ormai adolescente, Mancini arrivò a Napoli, visitando le sue chiese e acquisendo competenze tecniche dallo studio di opere che spaziavano da Caravaggio a Battistello Caracciolo.
In questo disegno Fortunato Depero denuncia le difficoltà del popolo italiano e le sue condizioni di vita durante l’ultimo anno di guerra del secondo conflitto mondiale.
Il precedente illustre di quest’opera è Les demoiselles des bords de la Seine di Gustave Courbet (1856-1857; Parigi, Petit Palais): simile è l’idea delle due ragazze distese nell'erba sulla riva del fiume, sotto gli alberi, con la barca ormeggiata nelle vicinanze, e - soprattutto - simile è la sensazione di riposo e di serenità.
Dopo il 1930, e solo in poche occasioni, Giacomo Balla torna a realizzare opere d’impronta futuristica. Terracina è uno degli esempi più importanti e significativi di questa continuità nata e sviluppatasi dopo il Manifesto della Ricostruzione Futurista dell'Universo, firmato insieme a Fortunato Depero nel 1915.
Emilio Vedova ha prodotto arte in risposta agli sconvolgimenti sociali contemporanei, ma la sua posizione politica era contraria a quella dei suoi primi colleghi moderni, i futuristi italiani, che si sono coalizzati come gruppo negli anni precedenti la Prima guerra mondiale.
Fin dalla tenera età, Giovanni Boldini dimostra uno spiccato interesse per il disegno, al punto che una leggenda di famiglia racconta che l’artista abbia imparato a disegnare ancora prima di leggere.
All’inizio del Novecento la pittura di Paul César Helleu, ormai acclamata e riconoscibile oltre i confini europei si apre a una nuova stagione creativa.
Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, intorno al 1920, la poetica futurista di Giacomo Balla è rivolta soprattutto all'indagine dei movimenti cosmici e delle forze che essi generano.
L'opera si colloca nella stagione artistica più matura del maestro napoletano quando, in anni di ascesi simbolista, la sua espressività si evolve in senso moderno e i valori dell'immaginario - che da sempre hanno alimentato la sua arte - si adattano a nuove esperienze, cambiando il suo stile in modo più sciolto e conciso, in direzione dei valori formali del clima moderno del Simbolismo europeo.
Quanto è cambiato il pictor optimus Giorgio De Chirico! Eravamo abituati a vederlo, solo pochi anni prima, in fieri travestimenti (l'Odisseo errante, l'oracolo), o felicemente duplicato (con la madre o il fratello Alberto Savinio), o ancora a irradiare allegorie (Fama, Tragedia, Malinconia).
Il primo incontro di Rubens Santoro con la città di Venezia risale al 1880, mentre inizia a soggiornarvi solo dal 1884. Il luogo lo affascina e decide subito di cimentarsi con il genere della veduta urbana.
Giovanni Boldini è un classico della Pittura. La sua vitalità artistica fu tanto inarrestabile quanto geniale; la sua biografia un puzzle complesso e affascinante, fatto di incontri, di scontri, di decisioni drastiche, di grandi passioni. L’uomo terribile e l’artista sublime. .