Adolfo Wildt, La Vittoria

Tra i più celebri e celebrati scultori del Novecento, Adolfo Wildt mescola neoclassicismo, echi tardo romantici, influssi secessionisti e art nouveau, in una mirabile commistione tra antico e moderno.
Si forma nell’ambiente dell’Accademia di Brera che frequenta a più riprese. Dopo un esordio faticoso, nel 1894 incontra il collezionista prussiano Franz Rose, che gli assicura una certa sicurezza economica per ben diciotto anni.
Nel 1926 ottenne la cattedra di Scultura e Figura all’Accademia di Brera, dove avrà come allievi Lucio Fontana e Fausto Melotti.
Fra i suoi estimatori celebri D’Annunzio e Pirandello, per il quale realizzerà le maschere per la rappresentazione del dramma Sei personaggi in cerca d’autori. Nel 1929 entrò a far parte Consiglio Superiore per le Antichità e Belle Arti e fu nominato Accademico d’Italia. La Quadriennale di Roma gli dedicò un’intera sala in onore della sua produzione.
Questa opera, dal titolo La Vittoria, è il disegno preparatorio per la targa e lapide ai Caduti della ditta Pirelli alla Bicocca degli Arcimboldi di Milano.
ADOLFO WILDT
(Milano, 1868 - 1931)
La Vittoria, 1922
Matita grafite su carta, 149 x 257 mm